Il “diamante nanopolicristallino” raggiunge la resistenza più elevata finora

Un team di ricerca composto dallo studente di dottorato Kento Katairi e dal professore associato Masayoshi Ozaki della Graduate School of Engineering dell'Università di Osaka, Giappone, e dal professor Toruo Iriya del Research Center for Deep Earth Dynamics dell'Università di Ehime, tra gli altri, ha chiarito la resistenza del diamante nanopolicristallino durante la deformazione ad alta velocità.

Il team di ricerca ha sinterizzato cristalliti con dimensioni massime di decine di nanometri per formare un diamante in uno stato "nanopolicristallino", e poi vi ha applicato una pressione ultraelevata per studiarne la resistenza. L'esperimento è stato condotto utilizzando il laser XII con la più alta potenza di uscita a impulsi in Giappone. Le osservazioni hanno rilevato che quando viene applicata una pressione massima di 16 milioni di atmosfere (oltre 4 volte la pressione al centro della Terra), il volume del diamante si riduce a meno della metà delle sue dimensioni originali.

I dati sperimentali ottenuti questa volta mostrano che la resistenza del diamante nanopolicristallino (NPD) è più del doppio di quella del diamante monocristallino ordinario. È stato inoltre scoperto che l'NPD presenta la resistenza più elevata tra tutti i materiali finora studiati.

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Data di pubblicazione: 18 settembre 2021